giovedì 29 marzo 2012

Alberi per vivere. Esperienze ed osservazioni

Questo è il titolo della seconda lezione del prof. Flavio Bolli nel laboratorio di scienze dell’Istituto comprensivo Gentile da Foligno nell’ambito del Progetto Cittadini del Mondo area salvaguardia del creato. Insegnamento con lo scopo di capire l’importanza degli alberi, indispensabili sia per la sopravvivenza dell'uomo che del pianeta terra. Le piante sono organismi autotrofi, cioè, fabbricano da sé tutto quanto è necessario alla propria alimentazione.

Attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, riescono a sintetizzare composti organici a partire da sostanze inorganiche: anidride carbonica e acqua grazie all'energia elettromagnetica della radiazione solare. La clorofilla è un pigmento, un colore, isolato o individuato, dal chimico francese Joseph Bienaimé Caventou (1795 – 1877). Fu un pioniere nell'utilizzo di leggeri solventi per isolare numerosi princìpi attivi dalle piante. Tra le altre cose Caventou era anche una farmacista che è riuscito ad estrarre dalle piante il chimino principio attivo della corteccia dell'albero della china. Il solfato di chinino in seguito è stato usato nella terapia della malaria.

La fotosintesi clorofilliana succede quando la linfa grezza, acqua e sali minerali, ascende attraverso i canali linfatici fino alle foglie, veri e propri laboratori della pianta, dove sotto l’azione della clorofilla, particolare sostanza che dà alle piante il colore verde, e con l’energia della luce solare, l’anidride carbonica e i sali minerali si trasformano in linfa elaborata, zuccheri e ossigeno. L’ossigeno, attraverso gli stomi, viene immesso nell’ambiente, mentre gli zuccheri vengono trattenuti dalla pianta che li utilizza per vivere, per crescere, costruire foglie, fiori, frutti e semi. La fotosintesi avviene di giorno in presenza della luce solare, mentre di notte l’ossigeno e gli zuccheri vengono trattenuti dalla pianta e l’anidride carbonica viene emessa nell’ambiente. Alla fine della lezione gli studenti hanno compreso che senza le piante l'aria diventerebbe irrespirabile. Infatti influenzano la temperatura regolando l'umidità e rinfrescando la temperatura troppo calda. Inoltre gli alberi proteggono il terreno perché con le radici arricchiscono il terreno di sostanze organiche e riducono il rischio di frane e smottamenti. Infine producono frutti e sia dalle foglie che dalle cortecce si ricavano essenze curative.

1 commento:

  1. Quanti ricordi con il professore Bolli.
    Sempre pieno di energie con tanta voglia di fare,continui cosí.

    Stefano Almanzi (A.S 2002/2003)

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