giovedì 3 maggio 2012
Archivio della terra di Gubbio
Gli
studenti delle classi 2E e 2F dell’Istituto comprensivo Gentile da Foligno, nell'ambito del Progetto Cittadini del Mondo,
hanno visitato, venerdì 27 aprile, il Laboratorio multimediale “Gole del
Bottaccione” di Gubbio. Posto nei locali dell’ex convento di San Benedetto, il
laboratorio è finalizzato alla promozione e la valorizzazione della Gola del
Bottaccione. Vi si possono ammirare le istallazioni multimediali, realizzate
dalla ditta MIZAR di Paco Lanciano, esperto nel settore a livello
internazionale e curatore della mostra. Nella quadrisfera del Visitor Center si
ripercorre il tempo al contrario fino alla fatidica età di 65 milioni,
coincidente con la scomparsa dei dinosauri. La finalità è quella della
promozione e conoscenza della vicina Gola del Bottaccione, per fornire uno
strumento di lettura e di valorizzazione di un’area a particolare valenza
geologica, naturalistica e paesaggistica e dunque meritevole di un’adeguata
interpretazione. Nelle gole vi affiorano rocce sedimentarie deposte sul fondo
di un antico mare da 140 a 30 milioni di anni fa. All’interno del periodo di
deposizione dei sedimenti cade pure il limite tra le ere Secondaria e
Terziaria, detto limite K/T (65 MA fa): avvenne allora un evento catastrofico
che portò alla scomparsa di molti animali, tra cui i Dinosauri sulla
terraferma. Le rocce, specie nella formazione della Scaglia Rossa, inglobano
piccole percentuali di minerali di ferro che hanno reso possibili indagini
paleomagnetiche dalle quali si è potuto stabilire, tra l’altro, che la penisola
italiana ha subito negli ultimi 80 Ma una rotazione antioraria di 50°-70°
rispetto all’Europa, fino a raggiungere l’attuale posizione. La gola è passata
alla ribalta per un’importante scoperta effettuata nella zona del limite K/T.
Misurando la concentrazione di iridio nella Scaglia Rossa, si è rilevato un
notevole incremento di questo elemento al limite K/T, in seguito confermato a
scala globale, e probabilmente dovuto a un apporto di materiale extraterrestre
proveniente dal sistema solare. L’ipotesi più plausibile risulta quella che
prevede l’impatto di un grosso meteorite sulla superficie terrestre, il quale
avrebbe immesso nell’atmosfera grandi quantità di polveri che si sarebbero mantenute
in sospensione per alcuni anni, assorbendo notevoli quantità di radiazioni
solari a discapito di cicli vitali. L’effetto di questo impatto fu catastrofico
per la vita sulla terra. Le piante terrestri per mancanza di luce morirono o
fermarono la loro crescita. Gran parte degli animali che erano direttamente
legati a tale vegetazione si estinsero. Solo gli organismi meno specializzati
(tra cui i mammiferi ancestrali) riuscirono a sopravvivere. Oltre alla sua
grande importanza geologica, la Gola del Bottaccione ha un notevole interesse
anche per le testimonianze storico-artistico di cui è ricca, a cominciare
dall’ardito acquedotto medievale.
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